Il congresso UDC di Porza – 19.01.2019
Speciale elezioni cantonali
La sala multiuso intestata a Clay Regazzoni, a Porza, ha ospitato sabato scorso il congresso elettorale di UDC Ticino. All’ordine del giorno, la presentazione del programma di legislatura, oltre ai messaggi elettorali dei due candidati UDC al Consiglio di Stato – Roberta Soldati e Piero Marchesi, cui si è aggiunto il consigliere di Stato uscente Norman Gobbi (è noto che UDC e LEGA corrono con una lista unica per l’Esecutivo cantonale) – la presentazione del programma di legislatura 2019-2023, la decisione sul numero di circondari in cui suddividere la lista (2 o 4), e la ratifica della lista dei candidati al Gran Consiglio.
Dopo un breve saluto da parte del presidente, Piero Marchesi, la parola è passata alla candidata al Consiglio di Stato Roberta Soldati, la quale ha posto l’accento sulla necessità che le decisioni del popolo tornino a essere attuate senza se e senza ma, che si ponga fine alla svendita della nostra libertà, indipendenza e federalismo, temi cui dedicherà particolarmente i suoi sforzi se sarà eletta.
Piero Marchesi, cambiando momentaneamente la casacca di presidente con quella di candidato, si è espresso sull’opportunità che l’UDC, oltre a continuare a battersi per i valori tradizionali svizzeri, mandato per il quale le è riconosciuta la maggiore competenza rispetto agli altri partiti, faccia suoi anche altri temi importanti per la popolazione. Non potendo disperdere tutte le energie in un’azione a innaffiatoio, Marchesi ne ha identificati quattro di particolare importanza, per i quali il partito s’è già dato da fare durante questa legislatura: la tutela della priorità indigena sul mercato del lavoro (iniziativa “Prima i nostri” che ha ottenuto una parziale applicazione nel pubblico e nel para pubblico, grazie all’impegno parlamentare dei nostri deputati); il traffico privato che deve essere agevolato con interventi di potenziamento strutturale delle strade; la scuola (oltre ad aver lanciato con successo il referendum contro l’infelice progetto di “Scuola che verrà”, l’UDC ha inoltrato a livello parlamentare tutta una serie di proposte, che dovranno essere valutate durante la prossima legislatura); e infine, la fiscalità (e qui ha ricordato i numerosi atti parlamentari inoltrati dal nostro gruppo, volti ad alleviare il carico fiscale del tartassatissimo ceto medio). È stata poi la volta di Norman Gobbi che ha sottolineato l’importanza di unire le forze fra LEGA e UDC, per far sì che la sicurezza e le istituzioni rimangano in mano alla destra.
Dopo i meritati applausi, è toccato a Sergio Morisoli presentare il programma elettorale. L’ha fatto brillantemente, con slide ed esempi di facile comprensione anche per i non addetti ai lavori. Slogan: “CI RUBANO IL FUTURO – Riprendiamoci le chiavi del nostro Ticino”. Chi ci sta rubando il futuro? Un po’ tutti: la politica, l’economia, i partiti… tutti coloro che, apertamente o dietro le quinte, stanno operando, trafficando, e manovrando affinché il popolo venga esautorato da qualsiasi voce in capitolo nelle decisioni che invece hanno conseguenze spesso gravi su noi tutti. L’UDC, pur non tralasciando ovviamente gli altri problemi che affliggono il cantone, intende concentrare in particolare i suoi maggiori sforzi per tutelare di più il ceto medio. Non potendo, per ragioni di spazio, pubblicare il programma (scaricabile da https://udc-ti.ch/programma-elettorale-cantonale-2015-2019/) ci limitiamo a sottolineare un significativo passaggio di Morisoli: “Ma chi è il ceto medio, per l’UDC? Persone che si alzano ogni mattina per lavorare, salariati, piccoli proprietari, artigiani, commercianti, albergatori, agricoltori, imprenditori, casalinghe, che con fatica e orgoglio tengono assieme le loro famiglie, pagano fino all’ultimo centesimo tasse e imposte, non ricevono né favori, né sussidi statali, sono dimenticati dalla politica e dallo Stato, non chiedono aiuti pubblici e non sono clientelari, non si lamentano e ci provano da soli. Non manifestano, non sfilano e non hanno lobby. Gli viene chiesto di lavorare, produrre, pagare, crescono e educano i loro figli e quelli di altri, ubbidiscono alle leggi e se sbagliano pagano, subiscono le diseconomie dei mercati dopati in silenzio. Subiscono le decisioni politiche avverse in silenzio. Hanno paura di cadere e finire tra i poveri e sanno che non saliranno più tra i ricchi”.
Il Congresso è poi stato chiamato a decidere in quanti circondari suddividere la lista dei candidati: c’erano due correnti antagoniste. Partendo dal principio che a ogni circondario tocca di diritto almeno un seggio, con la suddivisione in due aree Sopra- e Sottoceneri), essendo il numero di voti più o meno uguale, i posti vanno alternativamente all’uno (quello che ha il maggior numero di schede), poi all’altro, quindi di nuovo al primo, poi al secondo, e così via. Il che fa sì che, se si ottengono tre seggi per regione, questi vanno ai migliori classificati di ognuna, indipendentemente dal comune di domicilio. In altre parole, per il Sopraceneri non è detto che siano equamente ripartiti fra Locarno e Bellinzona, come nel Sottoceneri sono finora andati esclusivamente a Lugano. Con i quattro circondari, Mendrisio, Lugano, Bellinzona e Locarno (prese come distretti, non come comuni) otterranno ciascuna uno dei primi quattro seggi ottenuti, mentre gli altri saranno assegnati sulla base della forza elettorale decretata dalle urne. L’opportunità di mantenere i due circondari è stata sostenuta dal segretario cantonale, Eros Mellini, sulla base di un ragionamento semplicissimo: nelle tre elezioni passate, abbiamo limitato a due i circondari perché il nostro potenziale era di 5 o 6 seggi. E questo potenziale è rimasto invariato, lo scenario è quindi uguale e non si vede perché cambiare. L’atmosfera positiva, l’aumento di consensi (che fra l’altro avevamo anche prima delle elezioni precedenti) rimangono percezioni, che si spera si avverino, ma pur sempre semplici percezioni. Quindi, prima aspettiamo che dalle urne esca un risultato che ci aumenti concretamente il numero di seggi poi, se del caso, passiamo ai 4 circondari. Di parere opposto, il vicepresidente Alain Bühler, secondo il quale la consapevolezza di contare in ogni caso su un seggio in Gran Consiglio, mobiliterà maggiormente l’elettorato dei circondari più deboli (nella fattispecie il Mendrisiotto) permettendo una crescita del partito.
I quattro circondari sono poi passati in votazione a larga maggioranza.
L’altra trattanda, di solito senza sussulti, era la ratifica della lista dei candidati al Gran Consiglio. La candidatura di Franco Denti, già deputato per il PPD poi per i Verdi, nonché presidente dell’Ordine dei medici, portata in Direttiva in zona Cesarini (2 giorni prima del congresso) dal consigliere nazionale che l’ha anche sostenuta caldamente in sala, ha suscitato reazioni andanti dalla perplessità all’aperta protesta, e ha richiesto una votazione separata. A dichiararsi decisamente contrari, la deputata uscente Lara Filippini e il segretario cantonale, che d’altronde avevano già avversato la candidatura in Direttiva.
Dopo svariati interventi dalla sala, fra cui quello dello stesso Denti che ha tenuto a precisare le sue posizioni, perlopiù in perfetta sintonia con il partito, e la collaborazione sempre assicurata al rappresentante UDC nelle commissioni della gestione e sanitaria. Terminato il dibattito, la candidatura di Franco Denti è stata approvata a vasta maggioranza. Al di là delle singole opinioni di merito, è stato giusto che una decisione di tale importanza fosse presa dal Congresso, istanza suprema del partito, e non da una maggioranza, peraltro non schiacciante, della Direttiva.
Terminata la parte ufficiale, la manifestazione si è conclusa con le foto di rito, le interviste e un ricco aperitivo offerto ai presenti. Qui di seguito la lista dei candidati (mancano ancora alcuni nominativi, a causa di defezioni dell’ultimo minuto, e il congresso ha demandato alla Direttiva il compito di completarla, se possibile, per arrivare ai 90 candidati).
Aerni Robert Gordola UDC
Albergati Manuele Gravesano UDF
Albergati Olivia Gravesano UDF
Andreetti Paolo Lugano Giovani UDC
Baeriswyl Bruno Locarno UDC
Baratti Diego Ponte Capriasca Giovani UDC
Bassi Raide Lugano Giovani UDC
Bazzocco Alfredo Alto Malcantone UDC
Bettelini Denny Caslano Giovani UDC
Binetti Claudio Lugano UDC
Bizioli Luca Caslano UDC
Bizzozzero Bruno Blenio UDC
Bottani Roberto Muralto UDC
Broggini Tiziano Ascona UDC
Bühler Alain Lugano UDC
Burini Arturo Bellinzona UDC
Burkhard Marco Alto Malcantone UDC
Bussi Leonardo Lugano UDC
Chiappini Giovanni Brissago UDC
Chiesa Antonio Lugano UDC
Clemente Christian Bellinzona Giovani UDC
Corecco Matteo Monteceneri UDC
Danielli Stefano Bellinzona UDC
De Gasperi Marco Ponte Capriasca UDC
De Luigi Ivano Bellinzona UDC
De Maria Orlando Lugano UDC
Del Don Orlando Bellinzona UDC
Denti Franco Lugano UDC
Di Stefano Vito Caslano UDC
Felix Bruno Tesserete UDC
Fendoni Aldo Ascona UDC
Ferrari Cleto Gambarogno UDC
Filippini Lara Monteceneri UDC
Franchini Carlo Lamone UDF
Galeazzi Tiziano Lugano UDC
Giamboni Gian Placido Blenio UDC
Gobbi Fosco Quinto UDC
Grandi Deborah Monteggio UDC
Grumelli Daniel Sigirino Giovani UDC
Guerrini Giancarlo Minusio UDC
Katchatourian André Caslano Giovani UDC
Kopkin Vedat Mendrisio Giovani UDC
Kopkin Idil Lugano Giovani UDC
Lofaro Vincenzo Caslano UDC
Maffei Marcella Caslano UDC
Marchesi Piero Monteggio UDC
Mazzuchelli Siro Lugano UDC
Mellini Eros Nicola Lugano UDC
Micheli Antonio Bellinzona UDC
Milani Fiorenzo Lugano UDF
Morisoli Sergio Bellinzona UDC
Orlandi Simone Bellinzona Giovani UDC
Ottini Marco Bellinzona UDC
Paltenghi Luca Magliaso Giovani UDC
Pamini Paolo Lugano UDC
Paoletta Claudio Lugano Giovani UDC
Pastor Gabriel Magliaso UDF
Pastor Nicoletta Magliaso UDF
Pastor Santana Lorena Magliaso UDF
Pellegrini Edo Vacallo UDF
Piatti Davide Savosa UDC
Pinoja Daniele Losone UDC
Rabaglio Andrea Curio UDC
Raduazzo Nicola Vezia UDC
Ricci Steve Bioggio UDC
Righetti Pietro Cademario UDC
Rossi Tuto Bellinzona UDC
Rusconi Alan Lugano Giovani UDC
Sala Adriano Lugano UDC
Salatino Francesca Castel San Pietro UDF
Sassi Simona Aranno UDC
Sassi Ceresola Simona Lugano UDC
Schupp Jean-Pierre Minusio UDC
Soldati Roberta Losone UDC
Strazzini Manuele Serravalle UDC
Sutter Nadir Mendrisio UDC
Testorelli Rosita Lugano UDC
Tissières Valerye Coldrerio Giovani UDC
Tiziani Dino Bedigliora UDC
Torriani Alessandro Bellinzona UDC
Vacchini Gian-Carlo Ascona UDC
Valsangiacomo Leonardo Breggia Giovani UDC
Valsangiacomo Riccardo Bellinzona UDC
Vögeli Luca Ronco s/Ascona Giovani UDC
Von der Crone Urs Maggia UDC
Zarri Alessio Novaggio UDC
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