Il comitato centrale UDC Svizzera respinge l’aumento dell’IVA per il progetto FAIF
Gli organi di UDC Svizzera si sono riuniti recentemente a Altishofen (LU) nei locali dell’azienda Galliker Trasporti SA. In vista delle votazioni federale del 9 febbraio 2014, il comitato centrale ha adottato definitivamente due raccomandazioni di voto per il partito. Esso ha chiaramente respinto – con 53 voti contro 2 – l’aumento dell’IVA per il finanziamento e l’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria (FAIF) e ha deciso, con 50 voti contro 12, di raccomandare l’accettazione dell’iniziativa popolare “Il finanziamento dell’aborto è una questione privata”. Questa iniziativa chiede che il pagamento delle interruzioni di gravidanza sia soppresso dall’assicurazione-malattia di base.
Dopo un esposto del consigliere nazionale Thomas De Courten, il comitato centrale ha deciso – con 53 voti contro 2 e un’astensione – di raccomandare il rifiuto del progetto FAIF, perché non ammette più che i fondi raccolti presso gli utenti della strada (in particolare la TTPCP) siano dirottati su altre destinazioni. Questa prassi, che dura da diversi decenni, sarebbe addirittura sancita istituzionalmente in modo definitivo con il progetto FAIF e il fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FIF). Concretamente, ciò significa che gli utenti motorizzati della strada sovvenzioneranno per sempre in trasporti pubblici. Questo saccheggio nei confronti degli automobilisti deve assolutamente essere rifiutato. Il comitato centrale s’è particolarmente opposto al plafonamento a Fr 3’000 della deduzione fiscale accordata ai pendolari per le loro spese di trasferta. Si tratta di un aumento indiretto delle imposte che colpisce, innanzitutto, il ceto medio. Essa sfavorisce inoltre, ancora una volta, le regioni periferiche non altrettanto bene servite dai trasporti pubblici quanto quelle urbane. L’UDC non può nemmeno ammettere la dismisura di questo progetto il cui costo è aumentato di oltre 3 miliardi, per raggiungere i 6,4 miliardi di franchi nel corso dei dibattiti parlamentari, per cui causerà degli oneri conseguenti enormi (manutenzione, utilizzo). Per coronare il tutto, questa massiccia estensione della rete ferroviaria esige un aumento “temporaneo” dell’IVA dello 0,1% fino al 2030. In altre parole, ciò significa che tutta la popolazione cofinanzia ancora una volta il traffico ferroviario indipendentemente dal fatto che l’utilizzi o no. Tale aumento delle imposte sulle spalle della collettività è oltraggioso.
L’iniziativa popolare “Il finanziamento dell’aborto è una questione privata” è stata presentata in un dibattito contraddittorio fra il consigliere agli Stati Peter Föhn (a favore) e la presidente di Donne UDC Svizzera, Judith Übersax (contraria). Con 50 voti contro 12, il comitato centrale ha infine deciso di sostenere l’iniziativa. È stato particolarmente convinto dall’argomento della responsabilità individuale sviluppato da Peter Föhn. Molte cittadine e cittadini non sanno nemmeno di finanziare con i loro premi dell’assicurazione-malattia anche le interruzioni di gravidanza. Inoltre, un aborto non può essere considerato come la cura di una malattia, per cui deve essere soppresso dalla lista delle prestazioni coperte dall’assicurazione-malattia obbligatoria. Infine, è stato ricordato che questa iniziativa popolare non vieta per nulla l’interruzione della gravidanza.
Gli organi dell’UDC si sono riuniti nei locali dell’azienda Galliker Trasporti SA. Dopo le sedute, sono stati informati circa le sfide che un’azienda di logistica moderna deve affrontare.
UDC Svizzera
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