Il comitato centrale di UDC Svizzera invita alla resistenza a tutti i livelli contro il caos nell’asilo
Il comitato centrale di UDC Svizzera si è riunito a Kerns/OW il 3 luglio 2015. Le discussioni vertevano in particolare sul malessere di cantoni e comuni di fronte al caos che si sta estendendo nel settore dell’asilo. Le autorità federali, come pure la Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia, sono incapaci di risolvere questi problemi. La loro unica soluzione è di aprire nuovi centri d’accoglienza per rimediare all’ondata di falsi rifugiati che irrompe in Svizzera, invece di avviare finalmente un lavoro duro e operativo consistente nell’applicare rigorosamente la legislazione inasprita sull’asilo. Il comitato centrale ha perciò deciso d’invitare le sezioni cantonali e locali a opporsi sistematicamente all’apertura di nuovi centri d’asilo nelle loro regioni e all’assegnazione di altri richiedenti l’asilo.
Il comitato centrale è stato informato dai responsabili di UDC Obvaldo circa il progetto della Confederazione di aprire un centro per richiedenti l’asilo a Sarnen. Il caos nell’asilo, provocato dalla consigliera federale socialista Simonetta Sommaruga e dalla sua amministrazione totalmente sopraffatta dagli avvenimenti, si ripercuote vieppiù sui cantoni e sui comuni. Non è tollerabile che questi debbano sopportare le conseguenze di questa cattiva politica. L’atteggiamento passivo e impotente della Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia, presieduta dal consigliere di Stato radicale Käser, è pure fonte di una grande delusione. Purtroppo, a livello federale, i partiti di centro – compreso il PLR – rifiutano di assumersi le loro responsabilità e praticano la politica dello struzzo. Invece di agire sulla base della legislazione in vigore, imponendo una rigorosa applicazione delle leggi, rinviano la soluzione del problema da una revisione di legge inutile all’altra. Durante questo tempo, la popolazione dei comuni toccati soffre sotto una crescente criminalità, un’esplosione dei costi e diversi altri effetti negativi sulla vita della comunità. Le tensioni aumentano in tutta la Svizzera e rischiano di aggravarsi sensibilmente.
Il comitato centrale di UDC Svizzera ha quindi preso le decisioni seguenti:
- i rappresentanti dell’UDC a livello federale sono invitati a battersi affinché delle misure efficaci siano adottate rapidamente. Si tratta in particolare di imporre una moratoria in materia d’asilo ricorrendo al diritto d’urgenza, di proteggere le frontiere dall’immigrazione clandestina, se del caso con l’aiuto dell’esercito, d’installare dei centri chiusi per ridurre l’attrattività della Svizzera e di combattere severamente gli abusi;
- i responsabili UDC a livello dei cantoni e dei comuni sono esortati a dare sistematicamente la priorità alla sicurezza e agli interessi della popolazione. Il trasferimento degli oneri dalla Confederazione verso i cantoni e i comuni deve essere combattuto. Ogni sezione locale dell’UDC deve opporsi alla ripartizione di richiedenti l’asilo a ulteriori comuni. Degli interventi devono essere deposti nei parlamenti cantonali per impedire un trasferimento di oneri dall’alto al basso. I governi cantonali devono difendere gli interessi delle cittadine e dei cittadini negli organi intercantonali e nei confronti della Confederazione. Infine, bisogna moltiplicare gli interventi affinché sia fatta completa luce sui costi effettivi di questa cattiva politica d’asilo.
Dopo la seduta del comitato centrale, dei deputati di UDC Svizzera hanno incontrato sulla piazza della parrocchia di Kerns la popolazione locale, nell’ambito di un’azione “L’UDC fra la gente”.
UDC Svizzera
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