Finanze Lugano: un chiaro piano di risparmio è dovuto
In questi giorni si è letto qua e là un sacco di proposte sul tema delle casse vuote della città e per magia si arriva quasi sempre a proporre la strada più semplice, cioè attingere dalla tasche dei contribuenti. Andando cosi ad intaccare il già semi vuoto o vuoto portafoglio della maggior parte dei concittadini.
Dobbiamo partire dal presupposto che la situazione economica sembra vada bene, ma così non è. Vi sono realtà familiari nelle quali, oltre a non aver più soldi o riserve monetarie, non hanno nemmeno più un posto di lavoro, quindi non trovo giusto che si vada subito a pensare di mettere mano all’introduzione di tasse, balzelli o moltiplicatore, non prima d’aver sondato tutte, e dico tutte, le possibilità di risparmio che si possono fare. Dovrebbe esserci un lavoro certosino da parte di tutti i capi-dicastero comuanli e tagliare dove è necessario.
Dobbiamo chinarci tutti e fare delle riflessioni su dove e come vorremmo agire, affinché si possano trovare i soldi necessari per sanare in parte le casse comunali e pianificare il futuro finanziario.
In certe opere pubbliche programmate, dovremmo essere in grado di far subentrare “privati” oppure delle fondazioni e questo non tra 100 anni ma nel medio termine.
Servirebbe anche una revisione dei compiti della città, affinché alcuni servizi si possano cedere all’esterno.
Nella fascia dei risparmi non dimenticherei l’ancora troppa carta che genera l’amministrazione comunale, quando potrebbe (anche per il legislativo) usufruire maggiormente dell’informatica.
Anche i veicoli comunali che vanno a benzina, come pure i bus, potrebbero essere sostituiti con mezzi ad energia elettrica e quindi risparmiare sul costo del carburante (sempre più caro negli anni) e anche a beneficio dell’ambiente e della salute.
Nei mezzi di trasporto, per esempio la funicolare di Piazza Cioccaro-Stazione FFS (al costo esorbitante di chf 1.10!) potrebbe essere sostituita da una passarella per tutti gli utenti, (anziani e carrozzine comprese) evitando costi di manutenzione e personale. Quest’ultimo andrebbe reinserito in altri servizi della città.
Un pensiero potrebbe andare agli investimenti obbligazionari cittadini giunti in parte a scadenza prossima (2016-17) ca. 170 mio di CHF. Perché non “swapparli” (allungarli nel tempo) a tassi più agevolati, riuscendo cosi a risparmiare parecchio sul miglior tasso di oggi? Questa operazione rischia però di non più essere attrattiva se i tassi guida (BNS, FED e BCE) dovessero aumentare nell’immediato futuro.
Il capitolo LAC in questo momento preoccupa assai, e più volte l’abbiamo e l’ho sottolineato, perché ad oggi è l’opera più costosa e più misteriosa di tutte. Non sappiamo ancora con esattezza quando aprirà i battenti, cosa ci verrà dentro e nemmeno quanto sarà il rapporto costi/benefici nella gestione corrente annuale.
Per concludere, prima di aumentare le tasse o applicare prelievi ai cittadini, sarebbe un dovere poter mostrare tutti gli sforzi nel contenere le spese/uscite pubbliche.
Solo dopo aver fatto il possibile e l’impossibile si saprà se si dovrà o no chiedere ulteriori sacrifici ai contribuenti già penalizzati dalla situazione economico-finanziaria e occupazionale.
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