Fasce orarie nei supermercati per gli over 65 e mascherine per tutti
Pur appartenendo alla categoria degli “over 65” , penso che il divieto di fare le spese per gli appartenenti a questa fascia d’età sia proporzionato, in quanto limitato nel tempo (due settimane ? ) e giustificato da motivi di interesse pubblico (proteggere la salute degli interessati e al contempo evitare di sovraccaricare le strutture ospedaliere già in difficoltà). Però, se questo divieto dovesse protrarsi nel tempo, magari per dei mesi, credo che dal punto di vista giuridico una simile limitazione basata solo sull’età sarebbe discriminatoria e assai discutibile pure dal profilo umano.
Sarà anche vero che gli anziani sono più a rischio di altri, in questa epidemia ma, contrariamente a quello che si legge su qualche blog, ciò non significa che siano loro gli “untori” che propagano il virus: questi vanno cercati in tutte le fasce d’età, perché anche tanti “under 65”, sentendosi a torto immuni da ogni pericolo, se ne fregano di rispettare l’invito a stare a casa e a rispettare certe regole sulla distanza sociale.
Faccio poi notare che martedì 24 marzo il medico cantonale aveva detto che delle 53 persone morte fino a quel momento in Ticino solo due avevano meno di 65 anni e le altre avevano dai 70 ai 75 anni in su. Quindi un eventuale prolungamento di questo divieto – umiliante per molti di coloro che lo subiscono pur essendo in perfetta forma e pur rispettando tutte le misure precauzionali – potrebbe semmai avere qualche giustificazione sanitaria per gli “over 75”, ma non per coloro che sono al di sotto di questa età.
Semmai un compromesso accettabile potrebbe essere quello di introdurre nei supermercati delle fasce orarie riservate agli “over 65” (ad esempio tre mattine alla settimana dalle 8 alle 9.30 , quando l’aria nei locali chiusi non è ancora impregnata di “nubi” di goccioline di saliva potenzialmente contagiose), come, se non erro, si è deciso di fare tre settimane fa nella Repubblica Ceca. Ed eventualmente si potrebbe anche seguire l’esempio dell’Austria che, qualche giorno fa, ha introdotto l’obbligo per tutti i clienti dei supermercati, indipendentemente dall’età, di indossare mascherine. Ecco, questa sarebbe una misura più democratica e più efficace dal profilo sanitario, magari abbinata a quella delle fasce orarie per anziani.
A mio giudizio, dovrebbero essere i titolari dei supermercati a difendere gli interessi della loro clientela più anziana, facendo pressione sul Governo per revocare il divieto e sostituirlo con l’introduzione di fasce orarie e con l’obbligo di indossare mascherine (eventualmente messe a disposizione dai commercianti).
Quando la pandemia sarà passata, i clienti over 65 potrebbero ricordarsi di quei supermercati che in ottemperanza di un divieto forse illegale li avevano umiliati negando loro l’accesso senza muovere un dito per difendere i loro interessi e i loro diritti, e non ci si lamenti se magari parecchi di loro per ripicca andranno a far le spese in Italia.