Diplomazia = Ipocrisia
Diplomazia è “l’arte di trattare, per conto dello Stato, affari di politica internazionale”.
Ipocrisia è la tendenza a simulare buone qualità, buoni sentimenti, buone intenzioni, apparendo diversi da ciò che si è, allo scopo di farsi benvolere.
Tutti elementi che contraddistinguono la politica e una moltitudine di politici attivi. L’abitudine di contravvenire alle più elementari e prioritarie richieste dei cittadini è visibile e manifesta. Veri buffoni, ciarlatani e poi si chiedono perché fioriscono i movimenti anti politica.
Non fare è una colpa, fare un obbligo e invece si marcia sul posto e le soluzioni a problemi sensibili quali l’immigrazione incontrollata, l’islamizzazione strisciante, la precarietà sociale, la perdita della sovranità nazionale, ecc. vengono rimandate alle calende greche.
Solo dichiarazioni di principio, vuote di qualsiasi contenuto concreto, non vincolanti e beffardamente improntate a ottimismo. Vero fumo negli occhi e seducenti bolle di sapone.
È una miscela incandescente, un malessere che si sta vieppiù diffondendo rapidamente e pronto a esplodere in mega manifestazioni di piazza con tutte le conseguenze che ne deriveranno.
Meno indifferenza, più sensibilità, meno ipocrisia e più sincerità non guasterebbero. Eviterebbero pericolose derive populiste.
Raoul Bettosini, Lugano
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