Dichiarazione d’allevamento di animali da reddito e di produzione per la carne e il pesce importati
Iniziativa parlamentare del consigliere nazionale di UDC Ticino Pierre Rusconi
Conformemente all’articolo 160 capoverso 1 della Costituzione federale e all’articolo 107 della legge sul Parlamento presentiamo la seguente iniziativa parlamentare:
La legge federale sulla protezione degli animali (LPAn) dev’essere modificata introducendo una dichiarazione obbligatoria per tutti i prodotti d’animali abbattuti che sono importati dall’estero e destinati al consumo umano e che non sono stati prodotti secondo gli standard della legge sulla protezione degli animali svizzera.
L’insieme della basi legali svizzere deve essere adattato. La dichiarazione “Prodotto da allevamento, caccia o abbattimento non conforme alla legge svizzera” deve da questo momento essere inserito in maniera visibile su tutti gli imballaggi, sui prodotti animali in vendita, nonché sulle carte dei menu.
Motivazione:
La LPAn garantisce uno standard minimo nella detenzione di animali, che mira al loro benessere. Nella maggior parte dei casi, delle disposizioni legali per la protezione degli animali non esistono all’estero, o se esistono, quest’ultime non sono conformi con gli standard minimi richiesti in Svizzera. In particolare, nell’allevamento di animali da reddito e nella pesca vi sono grosse differenze nei metodi di allevamento, nonché nelle disposizioni legali in materia di trasporto, caccia ed abbattimento. Spesso, la Svizzera vieta e sanziona delle produzioni derivanti da metodi che comportano il maltrattamento di animali, mentre queste produzioni sono legali all’estero. Ciononostante, la Svizzera importa grandi quantità di carne e pesce nonché prodotti e preparazioni provenienti da questi metodi. Questa merce viene in seguito offerta sul mercato senza informazioni sull’allevamento e sulla produzione. I perdenti sono in primo luogo gli animali, ma anche ogni produttore svizzero che si attiene alla LPAn. Per i consumatori responsabili questa mancata trasparenza corrisponde ad un sostegno involontario all’importazione di merce di origine animali prodotta con metodi che comportano il maltrattamento di animali.
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