Da Palazzo federale
Resoconto sui punti salienti della sessione delle Camere federali che si è appena conclusa. Buona lettura!
Il nazionale ammorbidisce Via Sicura!
21.080 Legge federale sul traffico stradale. RevisioneUno dei principali obiettivi della modifica della legge sulla circolazione stradale è quello di fare il tanto atteso adeguamento alle misure eccessive di Via Sicura (in vigore dal 1 ° gennaio 2013) al fine di abolire le sanzioni penali automatiche con pene minime nel traffico stradale, senza ridurre la sicurezza stradale. L’UDC critica da anni le pene automatiche con pene minime nel traffico stradale, perché sono sproporzionate rispetto alle pene per altre infrazioni. Inoltre, una serie di ingiustizie riguardanti i nuovi piloti sono state eliminate, così come il divieto di gare su circuito, in vigore dal 1955. Infine, l’UDC è riuscita a impedire l’introduzione di caschi obbligatori per i giovani ciclisti dai 12 ai 16 anni, come proposto dal Consiglio Federale.
Grazie all’UDC sette centesimi in meno per benzina e diesel
19.405 Fermare l’abuso dell’IVA sulle tasse sul carburante e altri prelievi
L’UDC ha condotto con successo una campagna in Consiglio Nazionale per una riduzione dei prezzi della benzina. Il Consiglio Nazionale ha approvato una proposta del consigliere nazionale Franz Grüter (LU) secondo la quale l’IVA non dovrebbe più essere riscossa su tasse, imposte e supplementi sul carburante. Questo significherebbe che un litro di benzina o di diesel costerebbe 7 centesimi in meno alla stazione di servizio. Attualmente, l’IVA sul carburante viene riscossa sull’intero prezzo. Questo significa che vengono tassati anche i vari prelievi, tasse e supplementi imposti dal governo federale sul carburante. Inoltre, questa pratica contraddice fondamentalmente la logica dell’IVA, dal momento che tasse pagate allo Stato non costituiscono un guadagno tassabile. La palla passa ora agli Stati.
L’ingresso della Svizzera nel Consiglio di sicurezza dell’ONU
21.4364 | Ritiro della domanda di adesione della Svizzera al Consiglio di sicurezza dell’ONU
21.4376 | Ritiro della domanda di adesione della Svizzera al Consiglio di sicurezza dell’ONU
Le Camere federali hanno respinto mozioni simili del gruppo dell’UDC, che chiedeva alla Svizzera di ritirare la sua candidatura al Consiglio di sicurezza dell’ONU. L’UDC è l’unico partito che ha difeso la neutralità svizzera. C’è il rischio che la Svizzera, come membro del Consiglio di sicurezza dell’ONU dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2024, sia relegata allo status di giocattolo delle grandi potenze internazionali. Respingendo la mozione UDC, le altre parti hanno aperto un vaso di Pandora di rischi per la politica di sicurezza.
Il Consiglio nazionale sostiene il voto a 16 anni
Contro la volontà dell’UDC, il Consiglio nazionale ha adottato con 99 voti contro 90, e 3 astensioni, un’iniziativa parlamentare per dare ai cittadini svizzeri il diritto di voto a partire dai 16 anni. Secondo la soluzione proposta, i giovani potranno votare un referendum, ma non potranno firmarlo. Il progetto va ora discusso ora al Consiglio agli Stati.
La controproposta diretta all’iniziativa dei ghiacciai è accettata
21.055 | Per un clima sano (Iniziativa peri ghiacciai). Iniziativa popolare e controproposta diretta
L’iniziativa per i ghiacciai chiede di abbandonare i combustibili fossili come petrolio, gas, benzina, diesel e carbone a partire dal 2050. La controproposta diretta all’iniziativa riprende l’obiettivo «zero emissioni» entro il 2050, ma a differenza dell’iniziativa popolare, prevede un bilanciamento degli interessi nella riduzione delle emissioni di CO2 dai combustibili fossili. L’UDC si è opposta sia all’iniziativa popolare che al controprogetto diretto, che porterebbero entrambi a una carenza di energia a breve termine. La Camera del Popolo ha accettato il controprogetto diretto, contro la volontà dell’UDC, con 104 voti contro 67 e 21 astensioni. Solo una stretta maggioranza del Parlamento ha respinto questa iniziativa popolare estrema, con 99 voti a favore, 89 contrari e 4 astensioni. La questione passa ora al Consiglio agli Stati.
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