Chi può far meglio?
Una breve comunicazione nel Corriere del Ticino è degna d’attenzione: sull’offerta turistica delle Isole di Brissago c’è stato un ripensamento. Nonostante le difficoltà, i responsabili hanno deciso di garantire ancora una volta l’attività durante la prossima stagione estiva. Si continua a credere nel potenziale turistico di questa straordinaria offerta del giardino botanico e del bellissimo palazzo risalente agli anni ’20 del secolo scorso. Infine, l’infrastruttura del ristorante e del centro per seminari sull’isola è stata ampliata e rinnovata con un sensibile investimento. È però un fatto, che negli anni scorsi il numero dei visitatori è calato da 110mila a circa 60mila. Di questo si sa anche a chi attribuire la colpa: il naturale capro espiatorio è identificato nella Società di Navigazione NLM con i suoi prezzi presunti troppo alti. Ma è davvero tutto così semplice?
La domanda più importante è senza dubbio: chi è meglio in grado di commercializzare con copertura dei costi l’isola con la sua ricca offerta turistica, botanica e storica? Un’organizzazione statale o una privata? L’isola è stata allestita nel 19° secolo su base privata, con il denaro della baronessa S. Léger (o quantomeno, con il denaro di suo marito). Non seppe agire con oculatezza e notoriamente s’impoverì fino a diventare un caso sociale. Con il suo successore, il cosiddetto “re dei grandi magazzini” Max Emden, fu investito generosamente molto denaro nelle strutture e nel parco dell’isola. L’attuale stato dell’isola è da attribuire in gran parte a questo Amburghese che, purtroppo, è anzitempo deceduto. In seguito sono subentrati il cantone e i comuni circostanti, assicurando all’isola uno straordinario successo durante il primo decennio del 2000. Ma questo successo sembra oggi non più essere possibile sotto l’egida statale. È forse arrivato il momento di dare l’isola in locazione privata? Forse ci sarebbero nuove idee, denaro e la volontà di adottare nuovi concetti. Si dovrebbe assicurare che il giardino botanico continui a soddisfare degli alti criteri di qualità, che la storica Villa Emden torni a esercitare il suo fascino storico e che l’isola non si trasformi in un parco giochi per bambini o in un campeggio. Chi può far meglio?
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