Bellinzona : AMB – Repartner: un investimento sbagliato
Poco più di un anno fa, sulle colonne del Corriere del Ticino, ponevo la domanda se il prospettato investimento in Repartner fosse sensato.
La risposta era già allora negativa in quanto le AMB si sarebbero dovute accollare importanti ed inutili rischi, senza alcuna ricaduta positiva locale e creando, per di più, un’assurda rivalità fra Città e Cantone.
Ma se, da allora, sia la questione dell’assenza di ricadute locali che quella della rivalità con il Cantone non sono mutate, è invece peggiorata la situazione di Repartner, come è peggiorata quella di Repower, la sua azienda di riferimento.
Quando, nel 2012, ha lanciato Repartner, lo scopo di Repower era trovare soci minoritari per una serie di nuovi impianti di produzione idroelettrici, eolici e a gas, mantenendo invece per sé la prevista centrale a carbone di Saline Ioniche.
I due principali investimenti di Repartner sarebbero quindi dovuti essere la centrale di ripompaggio del Lago Bianco, e una centrale a gas in Germania, presso Leverkusen.
Come scrivevo l’anno scorso, si trattava di progetti complementari alla prospettata centrale a carbone da 900 MW e, in particolare, il suo legame con l’impianto di ripompaggio da 1050 MW era palese (a termine di paragone, 1050 MW sono l’equivalente di dieci centrali della Verzasca). Infatti, dopo che lo scorso settembre la popolazione grigionese ha bocciato in votazione il primo, l’inizio dei lavori del secondo è stato posticipato al 2019, un rinvio di tale portata da essere, in realtà, quasi un annullamento.
Come se non bastasse, anche la costruzione della centrale a gas di Leverkusen è stata rimandata a data da definirsi (ma non prima del 2020) in quanto, con la pessima situazione di mercato attuale, vi sono già troppi impianti fermi perché non redditizi.
Pertanto, la domanda legittima a questo punto è: in che razza di “affare” si stanno buttando le AMB? In cosa il Comune di Bellinzona vorrebbe spendere quasi 10 milioni oggi e altri 25 milioni nei prossimi dieci anni?
Mi piacerebbe francamente saperlo, visto che ben poco di quanto scritto nel messaggio municipale appena approvato è ancora attuale, anzi francamente alcuni passaggi suonano perfino comici.
Ad esempio leggere: “In questo contesto, la grigionese Repower, azienda controllata dal Canton Grigioni con sede a Poschiavo, è quella che ha suscitato la nostra attenzione (e di diverse altre aziende svizzere) per le competenze dei promotori, per la loro professionalità e per la spiccata capacità progettuale” non può che far sorridere, visto che Repower ha dovuto operare a fine 2013 svalutazioni per 232 milioni di franchi, che han portato ad una perdita netta di 152 milioni.
Figuriamoci quindi quali risultati avrebbero ottenuto se non fossero stati competenti, professionali e dalle spiccate capacità progettuali!
Sarebbe perciò preferibile che le AMB, piuttosto di imbarcarsi in imprese inopportune con una società grigionese, investissero per quanto possibile, in progetti locali con ricadute sul territorio, evitando di accollarsi perdite già maturate e cercando di collaborare con l’Azienda Elettrica Ticinese. Perché onestamente questa rivalità fra Comune e Cantone è assurda e non può portare benefici né alle aziende coinvolte né, tantomeno, a noi cittadini.
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