Avete voluto la bicicletta? Allora pedalare!
Iniziativa, che preferiamo chiamare «sparlamentare», quella proposta dai Rosso-Verdi ai quali – forse frutto dell’IA – la fantasia e le nefaste profezie di catastrofismo climatico non mancano di certo. Ora vorrebbero, anzi pretendono, il «deputato supplente», figura, che permetterebbe a questi impegnati barricaderi ambientalisti di prendersela comoda, magari per poter andarsene in vacanza e così «conciliare lavoro, famiglia, tempo libero e mandato politico», tanto cadreghe e indennità in GC sono comunque assicurate.
Fateci capire: avete brigato per farvi eleggere, avete fortemente voluto la bicicletta e adesso vi tocca pedalare! Probabilmente vi siete resi conto che l’attività di parlamentare comporta un onere non da poco, ma esigete di unire l’utile (gettone di presenza) al dilettevole (i comodi vostri). Certo che in fatto di coerenza e rispetto dell’impegno preso nei confronti degli elettori, proprio non ci siamo! «Fate ciò che dico ma…». Infatti, ci sembra di capire che i supplenti, dovrebbero coprire anchei periodi di lunga assenza. Forse per potervi permettere di godere lunghe vacanze in paesi esotici? Naturalmente e per coerenza, da raggiungere sempre e comunque a piedi, s’intende! «L’unico vero fallimento nella vita è non agire in coerenza con i propri valori» (Buddha). Poi vanno messe in conto le assenze per periodi prolungati: maternità e paternità. Quindi, evvai con le supplenze! Ma prima di candidarvi, non avete tenuto conto di questi imprevisti? Queste pretese agevolazioni, ovviamente non dovrebbero valere solo per gli ambientalisti d’assalto, ma anche per coloro che rappresentano altre aree politiche.
Un’altra domanda che ci preme porre è la seguente: chi pagherà i supplenti, sempre Pantalone, oppure la Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg, o forse la signora di Rovio? Abbiamo il sospetto che i Rosso-Verdi abbiano scoperto che lavorare stanca. Chissà, forse, ignorano che la carica di deputato in GC implica responsabilità e soprattutto presenza e attiva partecipazione ai lavori parlamentari, che considerate, citiamo: «carico di lavoro personale con urgenze parlamentari che aumentano sempre di più».
Ma che cosa vi siete candidati a fare? Nessuno vi ha obbligati, quindi: «pedalare!»
Facendovi sostituire da «deputati supplenti» – in maniera di poter fare i vostri comodi – genera costi che in tempi di magra come quelli attuali non ci possiamo permettere.
Sia chiaro: a noi non interessa se in altri cantoni questa figura esiste già. Ma ci preme sapere quanto costeranno al contribuente queste «supplenze», perché e logicamente, andranno comunque rimunerate.
Ai deputati Rosso-Verdi, signori Samantha Bourgoin, libera professionista, Matteo Buzzi, meteorologo, Marco Noi, psicoterapeuta, Nara Valsangiacomo, segretaria Alleanza Territorio e Biodiversità e Giulia Petralli, sindacalista Vpod e prima firmataria dell’iniziativa, ci permettiamo chiedere: considerando che siete tutti professionalmente attivi e sicuramente ben retribuiti, pagherete di tasca vostra i supplenti che dovranno sostituirvi?
Il prossimo 18 giugno saremo chiamati nuovamente alle urne per decidere, ancora una volta, se in questo paese pedissequamente adotteremo il metodo Tafazzi imposto da poteri (UE in primis) che sempre più spesso s’intromettono arrogantemente nei fatti nostri, vedi la «Legge federale sugli obiettivi in materia di protezione del clima, l’innovazione e il rafforzamento della sicurezza (o insicurezza?) energetica». Ai Rosso-Verdi e «supplenti», possiamo garantire il nostro convinto «NO» a questo ennesimo atto di auto evirazione, complice il catastrofismo apocalittico che impera ovunque e purtroppo anche in questo cantone.
Drake