A Maggia, UDC / SVP / Ex Agrari e Lega sono contrari al Parco del Locarnese

Set 8 • Dai Comuni, Dall'UDC • 2453 Views • Commenti disabilitati su A Maggia, UDC / SVP / Ex Agrari e Lega sono contrari al Parco del Locarnese

 

Stiamo costituendo un comitato di contrari per opporci a un progetto senza futuro

 

Siamo rimasti sorpresi che solo alcuni mesi fa sia giunta la proposta di estendere il Parco Regionale del Locarnese al nostro territorio comunale; subito ci siamo chiesti come mai il comitato di promozione sia giunto solo “oggi” alla formulazione di una richiesta verso il nostro comune di entrare a far parte del progetto (progetto che in realtà viene reclamizzato come parco Nazionale!?!). Perché il nostro comune non è stato coinvolto sin dagli inizi? La risposta, a nostro modo di vedere, è semplice e lampante: dopo la rinuncia del comune di Cevio, il parco si è trovato senza sufficiente territorio utile, quindi ha dovuto correre ai ripari cercando superficie in altri comuni, tra i quali il nostro… Ma Maggia cosa è, la ruota di scorta? No, noi non ci stiamo! Se effettivamente era interessante per i promotori, che pure il nostro territorio entrasse a far parte del parco, perché la richiesta di adesione non è stata formulata agli inizi? Siamo una soluzione alternativa? Allo stato attuale, riteniamo che un progetto come tale, senza il prezioso territorio del limitrofo ed esteso comune di Cevio abbia perso di valore risultando quindi incompleto e privo di fondamento per la Vallemaggia e il comune di Maggia nello specifico.

 

Altro motivo che ci porta ad essere reticenti verso l’adesione del nostro comune è il finanziamento del progetto e dello stesso parco in futuro da parte della casse comunali. Nei prossimi anni, il nostro comune sarà confrontato con diversi investimenti importanti, i quali porteranno a un innalzamento del moltiplicatore di imposta; impegnarsi per 10 anni nel progetto in questione, senza possibilità di uscita intermedia, non lo riteniamo un investimento opportuno in questo momento. A ciò si aggiunge il fatto che nella realtà delle nostre valli, i comuni, tra cui il nostro, patriziati, associazioni e ogni singolo cittadino fanno già tanto per la valorizzazione, la protezione e il mantenimento del territorio. Quindi un progetto simile sarebbe più opportuno dove la natura viene selvaggiamente attaccata dall’avanzata della cementificazione e dell’inquinamento atmosferico. Non dimentichiamo che nel territorio cantonale sono già presenti immense aree di protezione della natura (p.es bandite federali) e che già parte del nostro cantone è toccato da un progetto di parco nazionale (Greina / Adula / Blenio), per cui il parco regionale del Locarnese è di fatto un doppione in competizione con gli altri. Già a suo tempo Fenini, municipale di Cevio, dichiarava che gli unici vantaggi di un parco regionale rispetto a un parco nazionale, risiedono nella relativa facilità di istituzione e di gestione, avendo però di conseguenza un’attrattiva molto minore. Senza contare la concorrenza internazionale (Italia e Germania contano insieme ben 235 parchi regionali!)

 

L’unica soluzione che renderebbe avvincente tale progetto sarebbe l’apertura della parte nord della Vallemaggia, il che permetterebbe al parco di divenire attrattivo anche oltralpe avendo così una via di comunicazione diretta di accesso al nostro territorio, e una conseguente diminuzione dei tempi di percorrenza. Questa apertura a nord darebbe una necessaria boccata di ossigeno all’economia non solo locale, ma anche dell’alta Leventina, la quale godrebbe anch’essa dei palesati benefici espressi dal comitato promotore.

 

Oltre a tutto ciò, gli odierni vincoli posti da leggi, ordinanze, regolamenti, ecc., penalizzano e bloccano già in maniera marcata i proprietari di fondi e di costruzioni, nonché l’usufrutto di determinate risorse, limitandone la libertà di azione. Riteniamo che un progetto, come il parco regionale del Locarnese, andrebbe ancor di più a porre limiti e divieti alla libertà del singolo e non solo, ma anche delle autorità e associazioni. Perché se da un lato va sì a valorizzare il territorio, dall’altro, a lungo andare, porterà a un suo abbandono, vista l’impossibilità di interagire in maniera autonoma su di esso, a seguito dell’esistenza di ulteriori vincoli.

 

In conclusione riteniamo che nel nostro territorio, rispettivamente per la nostra regione, non vi sia alcuna necessità di avere due parchi in concorrenza tra di loro, come pure ci opponiamo con fermezza che la Vallemaggia diventi il “salotto”, rispettivamente un “museo” per i turisti della città!

 

I rappresentanti UDC / SVP / Ex AgrariLEGA dei Ticinesi nonché Consiglieri Comunali del comune di  Maggia

 

Agostini Ermes – UDC / SVP / Ex Agrari

 

Franceschini Simone – UDC / SVP / Ex Agrari

 

Pedroni Aldo – LEGA dei Ticinesi

 

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